Il senso di "benessere"di ogni dipendenza (da persone, comportamenti, oggetti, sostanze) è dovuto alla loro succulenza dopaminica. La dopamina in certe dosi ci fa sentire un semi-Dio. Se si affrontano con grande consapevolezza (che significa tutto e niente!) le dipendenze iniziano a danzare da una parte all'altra finchè il succo complessivo non sia inferiore a quello di prima. Arriva un momento però in cui la consapevolezza comporta la fine della festa e qua entra in gioco il senso di vuoto. Ci si chiede che faccio ora con questa libertà che mi ritrovo? La danza delle dipendenze non basta più a generare abbastanza succo, a riempire lo spazio.
Questo di per se non è negativo, in quanto può significare svincolarsi dall'essere dipendente come personalità, ma la gestione del vuoto diventa un problema serio. Il vuoto può risucchiare dentro ciò che c'era prima o grazie a due spalle più forti si può provare a gestirlo riempendolo di succo di vita (non di vite fermentato). Il vuoto è anche sinonimo di ordine e questo lo si può osservare quando si fa ordine sulla propria scrivania o nella propria stanza. Dal caos disordinato si passa al vuoto ordinato. Eppure c'è la via di mezzo, la via percorsa da chiunque dotato di fantasia creativa, il caos ordinato. Se pensiamo bene la vita è caos ordinato, per intenderci quello che visivamente osserviamo venir fuori dalla meraviglia dei frattali, forme geometriche che si ripetono all'infinito, dal grande verso il piccolo e viceversa, che in mano giuste permettono di ricreare le forme della natura. Noi stessi siamo dei frattali viventi!
P.P. Ho fatto un pò di caos mettendo troppa carne alla brace. Per qualcuno forse rimarrà indigesta!
Questo di per se non è negativo, in quanto può significare svincolarsi dall'essere dipendente come personalità, ma la gestione del vuoto diventa un problema serio. Il vuoto può risucchiare dentro ciò che c'era prima o grazie a due spalle più forti si può provare a gestirlo riempendolo di succo di vita (non di vite fermentato). Il vuoto è anche sinonimo di ordine e questo lo si può osservare quando si fa ordine sulla propria scrivania o nella propria stanza. Dal caos disordinato si passa al vuoto ordinato. Eppure c'è la via di mezzo, la via percorsa da chiunque dotato di fantasia creativa, il caos ordinato. Se pensiamo bene la vita è caos ordinato, per intenderci quello che visivamente osserviamo venir fuori dalla meraviglia dei frattali, forme geometriche che si ripetono all'infinito, dal grande verso il piccolo e viceversa, che in mano giuste permettono di ricreare le forme della natura. Noi stessi siamo dei frattali viventi!
P.P. Ho fatto un pò di caos mettendo troppa carne alla brace. Per qualcuno forse rimarrà indigesta!
8 commenti:
il vuoto non è la fine della festa, ma il suo vero inizio.
adoro essere fuori dalla dipendenza:
nulla da "gestire"
è la fine della festa della dipendenza!! questo intendevo....forse!
AIUTOOOO....
Io sono una donna semplice!!!
E' troppo per me!!!
Me ne vo!!!
Francesca
Secondo te Francesca i malati di mente sono persone semplici?
Non saprei cosa risponderti, sinceramente... A volte sono estremamente semplici e forse a farli uscire di testa sono le regole della vita che reputano troppo incasinate... Ma alle volte, e questo è senz'altro il tuo caso, sono persone estremamente complicate...
Un abbraccio
Francesca
Hai comunque una bellissima mente!!!
Un mio compagno di università che vive in Canada, a proposito della mia "bellissima mente" mi consigliava proprio ieri di andarmene al'estero. Ci ho pensato tante volte, ci sono stato anche per periodi non brevi (9 mesi Chicago e 9 mesi Basilea) ma adesso metto un cartello Vendesi "bellissima mente" causa senso di castrazione creativa!!!
Magari qualcuno che è fuggito dalla borsa perchè si è fatto male con le azioni, se ha liquidità, se la compra!! Niente mutuo!!
P.C. Meno male che i commenti non li legge nessuno, o quasi!!
forse!
ho compreso quel che dici, ma è proprio in quel passaggio il punto critico di tutta la storia, dopaminica o no.
il "senso di vuoto" non è il Vuoto.
E fuori dalla dipendenza, o fuori dalla festa che dir si voglia, non c'è nessun baubau ma la Libertà.
percorrere quel ponte dal visibile all'invisibile, dal materiale allo spirituale è la sfida della nostra esistenza.
Forse!
Forse ognuno ha il vuoto che si merita, giusto o sbagliato che sia. O no?
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