Sempre più gente cerca amicizie via computer.
Sempre più gente trova anche l'anima gemella via computer.
Sempre più gente ha una vita sociale quasi esclusivamente virtuale.
Sempre più gente è in contatto con gente che non vedrà mai in faccia.
Sempre più gente trova anche l'anima gemella via computer.
Sempre più gente ha una vita sociale quasi esclusivamente virtuale.
Sempre più gente è in contatto con gente che non vedrà mai in faccia.
Eppure io che faccio parte di quella "sempre più gente" ho avuto la possibilità di "conoscere " in modo profondo parecchia gente, qualcuno anche incontrato di persona. Ma quello che sento dentro è che sempre di amicizie virtuali si tratta. Poco fa mi è venuto in mente di chiamarle Amicizie da bit.
Facilmente si instaurano e altrettanto facilmente si cancellano anche quando raggiungono profondità che è molto difficile raggiungere nella vita reale. E più si va verso il Web 2.0 più ho l'impressione che l'amicizia da bit abbia senso solo se rimane virtuale! Sono due cose ben diverse le "amicizie di strada" e le "amicizie da bit"?
E' come la differenza che c'è fra "guardare" un processo vivente mediato dall'occhio" di un computer e l'osservazione diretta del processo. La complessità del "guardare bionico" diventa sempre maggiore, man mano che i computer diventano sempre più veloci, e permette di accedere a dettagli sempre più definiti ma in qualche modo alterati dal mezzo di osservazione. L'osservazione diretta richiede invece più tempo, e meno aspetti riescono ad emergere alla verità, seppur può essere una verità che può includere la totalità di ciò che è osservabile con i nostri mezzi fatti di cellule, fattori impossibili da tener presente con un computer (Vedi post su diagnostica).
Forse per capire qualcosa con gli n-sensi che abbiamo dobbiamo vivere le 4 dimensioni (3 spazio + 1 tempo) per come scorrono nella vita quotidiana. Questo magari ci permette di costruire qualcosa, come una amicizia, che abbia qualche possibilità di durare. In ogni caso non c'è niente di permanente.
Virtualmente abbiamo un accesso quasi puramente razionale alla personalità altrui, in quanto mediato dalla parola scritta. Nella realtà mettiamo in gioco tante componenti inconsce che è impossibile "vedere" con gli n-sensi dietro uno schermo.
Vorrei essere contraddetto in queste mie osservazioni. Mi rendo conto di essere provocatorio a tratti. Ma stasera le mie parole si sono sistemate secondo questa configurazione "pessimista" pur "essendo" io stesso uno che fa parte di quell'insieme che tende sempre più al virtuale che al reale. Il virtuale permette di "schivare" con maggiore accuratezza la banalità che ci circonda. Ma questo forse è solo una impressione distorta della realtà che ci creiamo non vivendo a contatto con gli occhi altrui.
Sembro una persona seria quando scrivo così. Non vorrei esserlo. Mi piacerebbe vivere più "selvaggiamente", aspetto di me che emerge in questa sede solo nella "schizofrenia" di qualche post! o P.P.!
P.P.1 E' strano questo post! E' come sputare nel piatto in cui si mangia. Non si può pretender di più da un blog strano scritto da un tipo strano!
P.P.2 Questo non cambia niente per l'affetto che provo per tutti gli amici (amiche prevalentemente) virtuali. Ma c'è sempre il virtuale di mezzo anche se senza di esso non avrei mai avuto la possibilità di "conoscere" delle splendite persone!!
P.P.3 E' un post mobile questo. L'ho modificato parecchie volte spero che la notte dia l'ok definitivo. Le parole sono effimere anche quando esprimono convinzioni profonde!!!
P.P.4 Sono quasi le 2 di notte e domattina mi aspetta la pneumologa alle 9! Non ci vado tranquillo!!
Facilmente si instaurano e altrettanto facilmente si cancellano anche quando raggiungono profondità che è molto difficile raggiungere nella vita reale. E più si va verso il Web 2.0 più ho l'impressione che l'amicizia da bit abbia senso solo se rimane virtuale! Sono due cose ben diverse le "amicizie di strada" e le "amicizie da bit"?
E' come la differenza che c'è fra "guardare" un processo vivente mediato dall'occhio" di un computer e l'osservazione diretta del processo. La complessità del "guardare bionico" diventa sempre maggiore, man mano che i computer diventano sempre più veloci, e permette di accedere a dettagli sempre più definiti ma in qualche modo alterati dal mezzo di osservazione. L'osservazione diretta richiede invece più tempo, e meno aspetti riescono ad emergere alla verità, seppur può essere una verità che può includere la totalità di ciò che è osservabile con i nostri mezzi fatti di cellule, fattori impossibili da tener presente con un computer (Vedi post su diagnostica).
Forse per capire qualcosa con gli n-sensi che abbiamo dobbiamo vivere le 4 dimensioni (3 spazio + 1 tempo) per come scorrono nella vita quotidiana. Questo magari ci permette di costruire qualcosa, come una amicizia, che abbia qualche possibilità di durare. In ogni caso non c'è niente di permanente.
Virtualmente abbiamo un accesso quasi puramente razionale alla personalità altrui, in quanto mediato dalla parola scritta. Nella realtà mettiamo in gioco tante componenti inconsce che è impossibile "vedere" con gli n-sensi dietro uno schermo.
Vorrei essere contraddetto in queste mie osservazioni. Mi rendo conto di essere provocatorio a tratti. Ma stasera le mie parole si sono sistemate secondo questa configurazione "pessimista" pur "essendo" io stesso uno che fa parte di quell'insieme che tende sempre più al virtuale che al reale. Il virtuale permette di "schivare" con maggiore accuratezza la banalità che ci circonda. Ma questo forse è solo una impressione distorta della realtà che ci creiamo non vivendo a contatto con gli occhi altrui.
Sembro una persona seria quando scrivo così. Non vorrei esserlo. Mi piacerebbe vivere più "selvaggiamente", aspetto di me che emerge in questa sede solo nella "schizofrenia" di qualche post! o P.P.!
P.P.1 E' strano questo post! E' come sputare nel piatto in cui si mangia. Non si può pretender di più da un blog strano scritto da un tipo strano!
P.P.2 Questo non cambia niente per l'affetto che provo per tutti gli amici (amiche prevalentemente) virtuali. Ma c'è sempre il virtuale di mezzo anche se senza di esso non avrei mai avuto la possibilità di "conoscere" delle splendite persone!!
P.P.3 E' un post mobile questo. L'ho modificato parecchie volte spero che la notte dia l'ok definitivo. Le parole sono effimere anche quando esprimono convinzioni profonde!!!
P.P.4 Sono quasi le 2 di notte e domattina mi aspetta la pneumologa alle 9! Non ci vado tranquillo!!
5 commenti:
MMMMM.... Sono un po' "brilla" stasera e non ci ho capito un gran che, ma proprio a cagione del mio stato di coscienza alterato posso essere meno abbottonata di quanto sia abitualmente...
Che differenza fa? Amicizie virtuali... amicizie reali...
Ho trovato più calore e più vicinanza attraverso la tastiera del computer di quanta ne abbia mai avuta da persone che frequento abitualmente... Io non mi faccio troppe domande. Prendo quello che arriva. Vivo e basta!!!
E le poche persone virtuali che ho poi conosciuto nella realtà si sono rivelate belle, belle, bellissime... esattamente come apparivano via web! Certo, so che molto c'è di falso... ma non è così anche nella vita di tutti i giorni???
Un abbraccio
Francesca
E' vero ciò che dici ed in parte anche la mia esperienza è simile alla tua. Ma non è desolante doversi trovare dietro una tastiera per non essere abbottonati con la gente che ci circonda?
Forse è l'uso del termine amicizia che ha creato incomprensioni in ciò che volevo esprimere. Spesso mi ritrovo a condividere aspetti della mia vita con persone sconosciute su internet, cosa che è molto più difficile nella vita "reale". Per me condivisione è sinonimo di amicizia ma forse non è proprio così.
P.C. Mi piaci di più quando sei sbottonata! Lanciati più spesso (non dalla finestra)!
Baci
Francesco
Ehi Francesca, sei fantastica sbottonata :)
Anche io sono d'accordo con te: quanti pipponi che ci facciamo! Viviamo i nostri legami, virtuali e non!
:D
Comunque quello che dice Francesco è vero. Con gli "amici reali" spesso non si va al di la della semplice cordialità, dell'uscita a cena, dei discorsi che spesso restano vaghi, se non addirittura banali...
E' paradossale, me ne rendo conto, ma davanti alla tastioera cadono le maschere, non si ha paura a farsi vedere per quello che si è... Se si ha voglia di urlare lo sdegno, lo si urla... se si ha voglia di mandare a cagare qualcuno lo si manda (ops.... eppur non son più brilla... oibò!!!)... Forse accade questo perchè non si ha a che fare con persone reali, ma solo virtuali... I rapporti come si creano si possono sciogliere con la facilità di un BIT... Questo è bello e brutto nello stesso tempo. Bello perchè comunicare è più facile, brutto perchè a volte si vorrebbe poter continuare i discorsi cominciati, davanti ad un bicchiere di vino rosso e un piatto di spaghetti... e non si può!!!
Un abbraccio
Francesca
Il fatto di poter fare "amicizie" più facilmente e in modo più profondo crea piacere, e per chi ha difficoltà relazionali, timidezza, diventa un rifugio quasi inevitabile. Questo distorce a mio avviso il senso che diamo alle amicizie.
Più velocemente otteniamo notizie altrui e quindi piacere, più questo ci allontana da quel mondo delle relazioni a 4 occhi che è sicuramente più difficoltoso. Passare le serate davanti ad un computer può diventare la normalità. Per molta gente lo è.
SICURAMENTE CI FACCIAMO TANTI PIPPONI MA AL DI LA' DELLE OPINIONI I FATTI SONO FATTI!!
Volevo segnalare un disagio che non credo sia una eccezione.
P.C. Francesca quando si sbottona si sbottona! Adesso saranno c...i per tutti! Oh scusate... mi sono sbottonato anch'io!
P.C.2. Vi ricordo che sono megalomane ma non ditelo in giro che poi non saremo più solo 4 amici da BIT!
P.C.3 Meno male che quasi nessuno legge i miei commenti!
Fra
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