Prendo spunto da un commento fatto sul post precedente per qualche considerazione sul perchè viviamo più di quantità che di qualità. Si parla spesso di televisione trash che inevitabilemnte si riflette su tutto il trash di una società amplificandone l'importanza rispetto alle tante qualità di cui in qualche modo non ci siamo privati, anche se hanno sempre meno fascino per chi conta e non assapora.
Purtroppo la qualità non ha l'Audidel, e una società centrata sui profitti non potrà mai occuparsi seriamente delle qualità di questo mondo! Viviamo di quantità di questo e di quello e siamo tutti in qualche modo coinvolti e responsabili, perchè il processo è bilaterale, viene dall'alto ma è accettato dal basso, e il basso determina le decisioni dell'alto. Questo vale anche per la politica che guarda caso "ha premiato" il re dell'Auditel, colui che la mattina quando si sveglia non si preoccupa se hanno parlato di lui e di come l'hanno fatto ma piuttosto di quanto l'hanno fatto. E pertanto, di tanto in tanto, la gaf è d'ordinanza!
Purtroppo la qualità non ha l'Audidel, e una società centrata sui profitti non potrà mai occuparsi seriamente delle qualità di questo mondo! Viviamo di quantità di questo e di quello e siamo tutti in qualche modo coinvolti e responsabili, perchè il processo è bilaterale, viene dall'alto ma è accettato dal basso, e il basso determina le decisioni dell'alto. Questo vale anche per la politica che guarda caso "ha premiato" il re dell'Auditel, colui che la mattina quando si sveglia non si preoccupa se hanno parlato di lui e di come l'hanno fatto ma piuttosto di quanto l'hanno fatto. E pertanto, di tanto in tanto, la gaf è d'ordinanza!
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