Se dovessi semplicemente seguire il desiderio del mio cuore direi che, in Italia, e non solo, non c'è nessun partito che abbia una realistica possibilità di poter incidere sul nostro presente e futuro prossimo, che rappresenti le mie aspirazione, per una società, estesa a tutto il mondo, in cui il benessere, nel rispetto dell'astronave Terra, sia un diritto per tutti e non limitato a pochi, rimanendo una illusione per tanti.
Poichè necessariamente bisogna partire dalla realtà, per arrivare a ciò che oggi appare una utopia per molti, come una società della decrescita, l'unica via che può permettere una dignitosa qualità della vita in un contesto globale di risorse limitate, personalmente cerco di ancorarmi a qualcosa che rappresenti delle potenzialità per un serio progetto a medio-lungo termine, in cui siano rispecchiati molti miei valori. Questo progetto in Italia si chiama Partito Democratico. Al momento c'è tanto da fare, soprattutto a livello di gruppo dirigente, nazionale e locale, ma come dimostra l'esempio di Debora Serracchiani si sta lavorando nel senso giusto, purchè si vada avanti così.
D'altra parte ogni realtà politica rappresenta la società che la sostiene, e se questa agisce su basi puramente individualiste, c'è ben poco da sperare nella politica che ci rappresenta, seppur con tutte le distinzioni del caso, senza fare qualunquisticamente di tutta l'erba un fascio.
La politica siamo noi, ad ogni livello. Elettori ed eletti siamo il TUTTO.
Gli eletti rappresentano le speranze degli elettori e se queste, nella coscienza collettiva, e qualunque sia il nobile o meno nobile intento che li ispira, ci ritroveremo, sempre e comunque, la politica che ci meritiamo.
Se dalla politica ci aspettiamo il favore per avere un vantaggio sui nostri pari, la politica che ci rappresenterà rispecchierà queste aspettative, almeno nelle promesse elettorali.
Se alla politica chiediamo rispetto della dignità di ognuno di noi, al di là del sesso, della religione e della razza, la politica inevitabilmente tenderà ad essere costituita da persone che rispetteranno la dignità di ognuno.
E' un gioco di specchi che trasmettono e riflettono dei messaggi dove non c'è reale distinzione tra elettore ed eletto.
Non è un caso che le nazioni civilmente più rispettose dei diritti individuali e collettivi siano quelle nazioni che hanno una classe politica più onesta.
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