Il cervello umano reagisce come un animale, difende il proprio territorio identificandolo con la propria vita. Fanno parte di questo spazio, delimitato con l'orina e gli escrementi, i genltorl, i fratelli, i partner, i collaboratori e, soprattutto, il corpo. Ma chi è il padrone? E' un individuo con limitazioni che corrispondono al proprio livello di coscienza. Più il livello di coscienza è elevato, più grande è la libertà. Per raggiungere tale grado di libertà, nel quale il territorio non si limita più a una manciata di metri quadrati o a un piccolo gruppo di soci, ma è l'intero pianeta e la totalità degli uomini, o meglio ancora, l'universo intero e la totalità degli esseri viventi, innanzitutto occorre cicatrizzare la ferita originaria, liberarsi dai condizionamenti fetali, poi da quelli famigliari e infine da quelli sociali. Per realizzare la mutazione nella quale il sofferente, avendo lasciato perdere ogni pretesa, riesce a vivere con gratitudine il miracolo di essere vivo, occorre essere consapevoli dei propri meccanismi di difesa. E sono i meccanismi che tutti gli animali impiegano per sfuggire ai nemici predatori.
da "La danza della realtà" di A. Jodorowsky
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