La notizia è ghiotta per la stampa generalista, e infatti qualche furbo ha rotto anzitempo l’embargo che la rivista PNAS aveva posto sullo studio di Antonio Rangel (un economista di Standford con il pallino della “neuroeconomia”) e colleghi: gonfiare il prezzo di un oggetto o di un cibo ne aumenta il godimento. In sostanza la ricerca illumina di una nuova luce (anche un tantino inquietante) le iniziative di marketing, suggerendo che il prezzo percepito agisca direttamente sul cervello della persona attivando le aree del piacere.
Dal blog di Daniela Ovadia
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