sabato, dicembre 20, 2008

La corruzione inconsapevole che affonda il paese- di Roberto Saviano


La cosa enormemente tragica che emerge in questi giorni è che nessuno dei coinvolti delle inchieste napoletane aveva la percezione dell'errore, tantomeno del crimine. Come dire ognuno degli imputati andava a dormire sereno. Perché, come si vede dalle carte processuali, gli accordi non si reggevano su mazzette, ma sul semplice scambio di favori: far assumere cognati, dare una mano con la carriera, trovare una casa più bella a un costo ragionevole. Gli imprenditori e i politici sanno benissimo che nulla si ottiene in cambio di nulla, che per creare consenso bisogna concedere favori, e questo lo sanno anche gli elettori che votano spesso per averli, quei favori. Il problema è che purtroppo non è più solo la responsabilità del singolo imprenditore o politico quando è un intero sistema a funzionare in questo modo.
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Il mio breve commento a tutto questo è un ripetermi. Anche chi si considera il più santo di noi deve fare un esame di coscienza per portare alla personale consapevolezza qual è il suo contributo, anche minimo, a tutto questo. Sapendo il passato non si può cancellare ma si può agire sul presente per cambiare il futuro.


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