Anche il lettore non convinto dai miei argomenti dovrebbe scoprire che, nello sforzo di riaffermare e sostenere la sua opinione, l’ha resa più chiara e profonda. Mi piace inoltre pensare che l’onestà intellettuale esiga da noi, almeno di tanto in tanto, di allontanarci dalle nostre solite vie per affrontare argomenti forti e opposti alle nostre opinioni. In quale altro modo dovremmo proteggerci dal perseverare nell’errore? Certo, va ricordato al lettore che l’onestà intellettuale ha i suoi pericoli: argomenti letti all’inizio con affascinata curiosità possono arrivare a convincere e anche ad apparire naturali e intuitivi. Solo il rifiuto di ascoltare ci garantisce contro l’essere irretiti dalla verità.
Robert Nozick, Anarchia, stato e utopia, Il Saggiatore, 2008, pp. 18-19
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