La sofferenza ci porta in profondità. Il paradosso è che la sofferenza è causata dall'identificazione con la forma ma, contemporaneamente, erode l'identificazione con la forma. Gran parte di essa è causata dall'ego, benché alla fine sia proprio la sofferenza a distruggere l'ego, ma questo non accoade finchè non soffrite coscientemente.
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La sofferenza ha un nobile scopo: l'evoluzione della coscienza e la dissoluzione dell'ego. L'uomo in croce è un archetipo. Rappresenta ogni uomo, ogni donna. Quanto più opponete resistenza alla sofferenza, tanto più il processo è lento perché la resistenza crea ancora più ego da dissolvere. Quando invece voi accettate la sofferenza, vi è un'accelerazione del processo perchè soffrite consapevolmente. Potete accettare la sofferenza per voi stessi o per qualcun altro, come per vostro figlio o per un vostro genitore. Nel mezzo della sofferenza consapevole vi è già la trasmutazione. Il fuoco della sofferenza consapevole diventa la luce della coscienza.
L'ego dice: "Non dovrei soffrire", e questo pensiero vi fa soffrire ancora di più. E' una distorsione della verità, che è sempre paradossale. La verità è che avete bisogno di dire sì alla sofferenza prima che possiate trascenderla.
E. Tolle da questo libro
mercoledì, luglio 16, 2008
La sofferenza secondo E. Tolle
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2 commenti:
Caspita a questo non avevo mai pensato!
Ho provato però, che accettare la sofferenza fa guarire più in fretta.
Un abbraccio Cla
L'accettazione è il primo passo per il superamento.
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