Da wikipedia leggo
"L'etica (il termine deriva dal greco έθος, ossia "condotta", "carattere", “consuetudine”) è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere. Spesso viene anche detta filosofia morale. In altre parole, essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo."
In varie fasi della mia vita mi è capitato di parlare di etica con varie persone. Oggi mi sono fatto alcune riflessioni su questo concetto "astratto". Per molti l'etica è qualcosa di cui si possono dilatare i limiti di validità senza pudore in modo da potersi raccontare di agire sempre secondo etica. La versione alternativa, Mastelliana, è quella "Io agisco sempre secondo etica, voi comunisti, atei, siccome non capite cos'è l'etica cristiana allora mi perseguitate". Poi ci sono i personaggi alla Cuffaro o alla Berlusconi secondo cui l'etica è un ortaggio che si mangia e loro non sono obbligati a farlo.
Credo profondamente che nell'agire secondo etica ognuno troverà la propria risposta chiedendo alla propria coscienza! L'etica di un popolo dipende dalla coscienza collettiva del popolo stesso, ad ogni livello e si riflette da un livello all'altro come in labirinto di specchi.
3 commenti:
Ciao, un bacio!
Susanna
Peccato che la maggior parte dei politici italiani (per rimanere in tema) ha la coscienza muta.
Atrofizzata dallo scarso uso! Come ogni cosa che non si utilizza!
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