venerdì, novembre 14, 2008

Riflessione sulla crisi

In base a molti indici è chiaro che la crisi economica ancora non ha mostrato quanto sarà realmente crisi. I consumi si contraggono. Le industrie hanno i magazzini pieni. Ma non sarà forse l'occasione giusta per capire che possiamo vivere con molto meno ? Pochi credo che si stiano facendo mancare ciò di cui non si può fare a meno per mancanza di soldi. Certo per le famiglie con figli ci possono essere ripercussioni pesanti, soprattutto se si perde un posto di lavoro. Credo profondamente che i consumi degli ultimi 20-30 anni siano stati drogati da un vivere al di sopra delle proprie possibilità, da un vivere di tanta futilità. Basta guardarsi intorno. Basta guardarsi in casa. Di quanta spazzatura in senso reale e metaforico ci circondiamo? Si è raggiunto un limite oltre il quale la goccia (non dico di cosa) ha fatto travasare il vaso. E chiamiamo crisi tutto questo! Credo che se ognuno di noi fosse consapevole di ciò, si potrebbero perdere meno posti di lavoro, destinare le poche risorse a chi ne ha veramente bisogno, evitando operazioni elettorali tipo quella sull'ICI. Nella mia utopia la vedo come una occasione per riconsiderare il modello di società secondo la teoria della decrescita di cui ho discusso più volte. E' una occasione per rivalutare secondo parametri sensati ciò che chiamiamo Qualità della Vita. Paradossalmente il fatto che il prezzo del petrolio stia scendendo, in una società che considera il valore del PIL come indice primario della crescita economica, è un fattore estremamente negativo perchè a parità di consumo spendiamo meno e il PIL salirà anch'esso meno. Tutto ciò che si spende, anche per le catastrofi, contribuisce a far salire il PIL!


2 commenti:

Francesca ha detto...

In un vecchio spettacolo Grillo chiedeva: "Se crolla un ponte siamo più ricchi o più poveri?"... Il pubblico non ha risposto subito ed era un po' incerto! E' chiaro che siamo più poveri, ma quel ponte va ricostruito e quindi si alza il PIL. Anch'io ODIO il PIL, è la più grossa bufala che ci hanno raccontato in questi anni. Se io vivo nella mia casa, sono autosufficiente per il cibo e l'energia, mi faccio i vestiti da sola e limito al massimo i consumi, senza circondarmi di "beni emozionali" che non servono a nessuno, non faccio crescere il PIL, ma la mia qualità di vita sarà senz'altro alta, alta nel senso più giusto del termine!!!
VOGLIO DECRESCERE!!!!
Un abbraccio
Francesca

Francesco ha detto...

Vuoi trasformarti in una zecca!!

Sottoscrivi via Email

Inserisci la tua email:

Delivered by FeedBurner