Non sciopero
perchè non mi considero un blogger anche se questo può apparire un blog
perchè non voglio lavarmi la coscienza con un semplice bavaglio
perchè come facevo a scuola non accetto il primo che si mette davanti al cancello per impedirmi di entrare, al di là delle ragioni
perchè vorrei sapere quanti di quelli che si mettono il bavaglio oggi, in realtà non abbiamo contribuito a creare questa situazione, e continueranno a farlo
perchè una iniziativa mi deve pur convincere per condividerla, e non mi ha convinto pur avendoci pensato parecchio
perchè non ho mai sentito l'idea di appartenere a un branco tanto per la semplice idea di appartenenza
perchè è più semplice mettersi un bavaglio per spirito di gruppo piuttosto che esser convinti di ciò che si fa
perchè questo spazio lo posso far svanire in un attimo o renderlo trasparente ai più
perchè in definitiva niente mi appartiene, neanche queste parole che sto scrivendo,
e sarebbe stato più semplice restare in silenzio
non dicendo ciò passa tra i miei pochi neuroni con(fusi)
perchè queste parole non rimangano inosservate
2 commenti:
Beh, l'aria del blog ce l'ha il tuo "Pensieri di Luce" :)
Ma non è detto che si debba solo scioperare per esprimere un dissenso.
Ciao,
Lara
Infatti lo sciopero non l'ho mai amato come forma di dissenso, anche se mi è capitato di partecipare anche a scioperi nazionali.
Ne ricordo uno, un 25 aprile del 94-95 contro il primo governo Berlusconi in cui presi tanta di quell'acqua...a Milano..!
ciao
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