La replica del governo cinese all’appello del papa per la “tolleranza” in Tibet rivela i limiti del dialogo in corso fra i vertici del regime e la chiesa cattolica. La cautela di Benedetto XVI sulla tragedia del Tibet – criticata da molte parti – viene spiegata ora da un retroscena. Nella stesse ore in cui iniziava a divampare la protesta di Lhasa, veniva accolta in Vaticano per un incontro segreto una delegazione del governo cinese. La crisi del Tibet è scoppiata quindi mentre erano in corso negoziati ad altissimo livello per riallacciare i rapporti diplomatici fra la Santa Sede e la Repubblica popolare.
cont.. F. Rampini- Repubblica.it
Non vorrei credere a quello che dice Rampini! Ma.......!
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venerdì, marzo 21, 2008
mercoledì, marzo 19, 2008
Cina e Tibet
Non è una guerra. Non è un'invasione. Forse nemmeno “pulizia etnica”. Il rapporto tra la Cina e il Tibet si può forse chiamare così: "Lenta cinesizzazione".
di Stefano Carnazzi cont... su Lifegate.it
L'articolo mi fa ribadire ciò che ho espresso nel post precedente
Siamo complici di ciò che sta avvenendo in Tibet.
lunedì, marzo 17, 2008
Il Tibet, gli Usa e il Vaticano
Ieri il papa ha condannato le guerre nel mondo ma non ha parlato del Tibet. Il Vaticano ha in corso un negoziato per riallacciare i rapporti diplomatici con Pechino; esita a prendere una posizione sul Tibet che potrebbe compromettere questo storico obiettivo.
In fatto di cautela è una bella gara. Nelle stesse ore in cui stava nascendo la protesta a Lhasa, Washington annunciava di aver tolto la Repubblica popolare dalla lista nera dei dieci paesi accusati dei peggiori abusi contro i diritti umani. Un infortunio, una coincidenza infausta ma tutt'altro che sorprendente.
dall'articolo di F. Rampini di Repubblica
In fatto di cautela è una bella gara. Nelle stesse ore in cui stava nascendo la protesta a Lhasa, Washington annunciava di aver tolto la Repubblica popolare dalla lista nera dei dieci paesi accusati dei peggiori abusi contro i diritti umani. Un infortunio, una coincidenza infausta ma tutt'altro che sorprendente.
dall'articolo di F. Rampini di Repubblica
Traggo una semplice conclusione sul comportamento dell'occidente
Siamo COMPLICI della repressione cinese!
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