"NEW YORK - Un cambiamento epocale nell'uso di una risorsa che si dà per scontata potrebbe essere imminente. No, non si tratta di petrolio, ma di carne. Come il petrolio anche la carne è soggetta a una domanda crescente a mano a mano che le nazioni diventano più ricche e ciò ne fa salire il prezzo. E come il petrolio anche la carne è qualcosa che tutti sono incoraggiati a consumare in quantità minori. La domanda globale di carne si è letteralmente impennata negli ultimi anni, sulla scia di un benessere crescente, alimentata dal proliferare di vaste operazioni di alimentazione forzata di animali d'allevamento. Queste vere e proprie catene di montaggio della carne, che partono dalle fattorie, consumano quantità smisurate di energia, inquinano l'acqua e i pozzi, generano significative quantità di gas serra, e richiedono sempre più montagne di mais, soia e altri cereali, un fatto che ha portato alla distruzione di vaste aree delle foreste pluviali tropicali."
da Repubblica.it
Anni fa ho letto un libro di Rifkin intitolato "Ecocidio" che parlava appunto di questa problematica. Certamente è difficile abbandonare la carne se si è abituati a mangiarla da piccoli ma io tendo a mangiarne il meno possibile, non solo per il problema descritto sopra ma anche per la sua scarsa salubrità, sia per la tipologia di produzione che per il prodotto in se.
Credo comunque che si debba abbandonare sempre più questa abitudine.
1 commento:
Ciao Francesco,
è tempo che la gente si renda conto che con i cereali utilizzati per alimentare gli animali si potrebbe sfamare tutto il mondo... Ma noi siamo cresciuti con dei nonni e dei genitori che ci hanno inculcato l'idea che la carne serve per crescere, che senza carne si sta male.... Io non l'ho mangiata per due anni in gioventù e stavo benissimo... Adesso da circa un mese ho smesso nuovamente... Ai motivi di salute ed etici che mi hanno spinta a questa scelta aggiungo quelli ecologici...
Un abbraccio
Francesca
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