lunedì, marzo 16, 2009

Lamarckismo

Il lamarckismo è una teoria biologica elaborata dal naturalista francese Lamarck.

Prima di Lamarck si pensava che le specie fossero così come erano state create, e quindi immutabili (creazionismo). Il formidabile lavoro di riorganizzazione delle conoscenze botaniche e zoologiche svolto da Linneo cominciava però a suggerire che potessero esservi delle relazioni tra specie simili, e Linneo stesso, che era fissista, avanzò verso la fine della sua vita l'ipotesi che, attraverso l'ibridazione, potessero formarsi specie nuove. Anche Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon, avanzò qualche ipotesi evoluzionista (il termine evoluzione verrà coniato più tardi dal filosofo Herbert Spencer). A partire dalle sue osservazione sugli invertebrati, Lamarck pubblicò nel 1809 l'opera Philosophie zoologique, dove giunse alla conclusione che gli organismi così come si presentavano, fossero il risultato di un processo graduale di modificazione che avveniva sotto la pressione delle condizioni ambientali. Formulò, perciò, l'ipotesi che in tutti gli esseri viventi sia sempre presente una spinta interna al cambiamento che li fa diventare sempre più complessi e che si manifesta attraverso "l'uso e il disuso delle parti" e "l'ereditarietà dei caratteri acquisiti". Ciò significa che, in seguito all'uso od al disuso di una parte del corpo, l'individuo tende a sviluppare certe caratteristiche (caratteri acquisiti) che tramanda poi ai discendenti. In questo modo, i vari adattamenti, sommandosi e trasmettendosi attraverso le generazioni, avrebbero dato luogo a nuove specie, diverse dalle precedenti. Anche Darwin stesso ammetteva che l'uso e il non uso di una struttura da parte di una generazione si sarebbe riflesso nella generazione successiva.

Nessuna specie poteva, quindi, essere considerata antica quanto la natura, ma era invece il risultato di una continua ed incessante trasformazione.

Secondo Lamarck questi due principi fornivano la spiegazione più plausibile dell'esistenza dei fossili, delle attuali diversità delle forme viventi e delle evidenti parentele tra gli organismi.

Questo concetto è il fondamento delle teorie evolutive. Lamarck spiegava l'evoluzione secondo quattro principi:

  1. negli organismi vi è una spinta interna verso la perfezione;
  2. gli organismi sono capaci di adattarsi all'ambiente;
  3. la generazione spontanea è frequente;
  4. i caratteri acquisiti durante la vita sono trasmessi alla prole.
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Questa è la teoria evoluzionistica alla base della moderna scienza epigenetica di cui Bruce Lipton è uno dei maggiori esponenti. Non bisogna mai prendere niente per oro colato. Ognuno di noi ha il dovere del dubbio nell'accettare qualsiasi cosa.

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