venerdì, luglio 31, 2009

Mamma non mi uccidere- di Lorella De Luca

Il mio viaggio è iniziato così.

Queste sono le parole urlate in sogno a mia madre la notte prima che si recasse ad abortire. Era già tutto deciso, tutto organizzato per l’indomani. La mia famiglia non si sarebbe potuta permettere di crescere un altro figlio. O meglio, sarebbe andata incontro a grosse difficoltà. Il mio concepimento fu un errore. Per questo ero destinata a morire prima di nascere.

Mamma, non mi uccidere!

Non togliermi la vita che Dio mi ha dato, fammi nascere, crescere, vedere le luci dell’alba e dei tramonti, sentire il profumo dei fiori. Lasciami emozionare davanti a un arcobaleno, vedendo una stella. Lasciami accarezzare dai raggi del sole, quando spruzza di mille diamanti il mare. Sono la tua bambina. Non mi uccidere. Farò di tutto per essere il tuo orgoglio, per farti felice. E rallegrare il tuo cuore. Ti prego mamma, non far smettere di far battere il mio…… Mamma…………….

Al risveglio, profondamente turbata per quanto accaduto, mia madre decise per la vita. Fu la mia prima battaglia vinta. Quella mattina il mio viaggio ebbe inizio.

Questo è il racconto di Lorella De Luca sul suo inizio che trovate nel suo libro "Ho incontrato la Luce dentro di me".

Il mio punto di vista è da agnostico, che crede profondamente che la vita inizi nell'istante del concepimento. Quante Lorelle De Luca non nasceranno più grazie anche alla pillola abortiva Ru486?

Personalmente sono per la massima libertà di scelta ma sulla propria vita non su quella altrui!

6 commenti:

theyogi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
theyogi ha detto...

scusa ma non sono d'accordo: in chiave olistica è una conclusione troppo semplicistica.... anche chi non nasce ha il suo ruolo, e non è meno importante....

Francesco ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesco ha detto...

Anche chi non nasce ha un ruolo ma perchè devo essere altri a deciderlo?

In senso olistico anche chi muore ammazzato, in guerra o di fronte casa, ha un ruolo.

Che facciamo rinunciamo al nostro senso di responsabilità che ha un ruolo anch'esso, olisticamente?

theyogi ha detto...

sai bene che in questo ologramma non esiste ne buono ne cattivo, ne giusto ne sbagliato: c'è una legge di causa ed effetto e beato chi può sapere qual'è l'una e qual'è l'altra..... al momento opportuno 'ognuno' farà i conti con SE' stesso......

Francesco ha detto...

Sul nè buono nè cattivo concordo come sulla causa effetto.

Ma nell'insieme del Tutto esistono anche delle convenzioni sociali per cui determinati comportamenti, pur non essendo "ne buoni ne cattivi" non possono essere accettabili per il bene comune. Poi ogni società decide cosa sia accettabile ed agisce di conseguenza.

Io esprimo solo un mio punto di vista sulla base di ciò che considero Vita, su ciò che considero libertà individuale e sociale.

La mia "religione non religione",è strettamente soggettiva, influenza da saggezza del passato e del presente.

Poi anch'io ho i miei dogmi mentali e "fisici" ma questi derivano più dal mio passato che dal mio presente, anche se solo sul presente posso agire per smontare ciò che ritengo limitante.

Ciò in cui si crede bisogna sentirlo vibrare nei corpo prima di poter affermare che è una convinzione.
Adesso sento molte cose in cui credo ma che non sento vibrare, verso le quali comunque rimango in posizione aperta.

Se vedi ciò che leggo mi pongo sempre meno limiti nell'esplorare tutto ciò che ritengo opportuno al punto in cui sono adesso.

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