lunedì, dicembre 10, 2007

Ipocrisie bianche di Tito Boeri e Pietro Ichino

In occasione della festa dei lavoratori si è tornato a parlarne. Ma sulle morti bianche si dicono e scrivono una marea di ipocrisie. E' un problema di lunga data del nostro paese, non un'emergenza degli ultimi giorni. Affrontarlo con nuove leggi non serve, perché nasce dalla disapplicazione delle leggi già in vigore, peraltro allineate a quelle di paesi con il numero più basso di incidenti mortali sul lavoro. Se il sindacato non si fosse opposto a suo tempo alla riconversione del personale del collocamento, avremmo ora un corpo di ispettori del lavoro in grado di effettuare molti più controlli. Si è ancora in tempo di farlo, basta che il sindacato lo consenta.Sulle morti bianche si dicono e scrivono una marea di ipocrisie. E' un problema di lunga data del nostro paese, non un'emergenza degli ultimi giorni. Affrontarlo con nuove leggi non serve, perché nasce dalla disapplicazione delle leggi già in vigore, peraltro allineate a quelle di paesi con il numero più basso di incidenti mortali sul lavoro. Se il sindacato non si fosse opposto a suo tempo alla riconversione del personale del collocamento, avremmo ora un corpo di ispettori del lavoro in grado di effettuare molti più controlli. Si è ancora in tempo di farlo, basta che il sindacato lo consenta.
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Concordo con questa visione delle cose.
In Italia, spesso, si fa finta di agire sempre sull'onda emotiva. Nel giro di pochi giorni l'onda emotiva rientra nella normalità, così come tutte le buone intenzioni che in Italia, spesso, in tali circostanze, si chiamano applicazioni delle leggi vigenti! In Italia mancano delle leggi importanti ma probabilmente non in questo caso. Si andrà avanti as usual fino al prossimo incidente che fa montare l'onda. Un pò di pagine reimpite sui giornali e di TV "distratte" dall'"apparente anomalia" e così via all'infinito.


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