Un ubriaco aveva perso la chiave di casa e la cercava non dove l'aveva persa, ma sotto a un lampione, per il semplice motivo che lì c'era più luce e ci vedeva meglio. Spesso nella vita, anche noi ci comportiamo come l'ubriaco: facciamo ciò che ci costa meno fatica per pigrizia, opportunismo o paura. Nascondiamo la testa sottoterra come gli struzzi e ci rifiutiamo di vedere o di sentire ciò che accade attorno a noi, non facciamo un solo passo nella direzione giusta, ma restiamo al caldo o alla luce di ciò che già sappiamo non andarci bene.
Nel corso dei secoli la scienza ha fatto passi da gigante, scoprendo farmaci utilissimi, inventando strumenti diagnostici e terapeutici sempre più progrediti ed efficaci, e noi tutti ne godiamo oggi i benefici. Penso però, che la direzione della ricerca e della crescita, sia stata troppo spesso e troppo a lungo attorno al lampione e non abbia fatto quel piccolo sforzo di ritornare sui propri passi e vedere dove aveva perso il contatto con la realtà, con la logica e con l'umanità (e quindi con l'uomo).
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Vi consiglio vivamente di leggere questo bellissimo articolo di Roberto Cavagna. E vi consiglio di seguire Eurosalus. Un modo diverso di vedere la salute da parte di Medici che non agiscono seguendo la massa, nella logica sintomo-soppresione del sintomo. Grazie a Daniela per avermelo suggerito qualche mese fa. Questa è la medicina che mi piace. E vi parlo da chimico per cui, per es., l'omoepatia dovrebbe essere una eresia. Lo era fino a qualche anno fa a dire il vero!
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