E' meglio morire di tumore "inguaribile" vivendo tutta la fase della malattia in modo consapevole o è preferibile non far sapere niente al malato?
Sono capitati diversi casi di conoscenti, parenti che sono morti senza sapere ufficialmente niente della loro "condanna a morte".
Premetto che personalmente credo che solo una via consapevole possa invertire o rallentare un processo apparente inevitabile. Ma la consapevolezza è una parola che va molto oltre il sapere, che mi viene il dubbio che a volte sapere non significa poter svolgere un percorso consapevole verso l'ignoto che può essere anche la morte.
Nella nostra cultura la morte è qualcosa dalla quale si fugge senza rendersi conto che non sarebbe possibile senza la vita.
Illuminatemi se avete qualche sensazione più chiara della mia.