La denigrazione del corpo nella religione occidentale era un tentativo di spiritualizzare l'uomo; di sollevarlo al di sopra della pura esistenza animale. E finché l'uomo ha avuto un corpo vivo e si è mantenuto in contatto con esso attraverso le necessità fisiche della vita quotidiana, questo sforzo ha avuto un senso. Non ha più senso nella situazione in cui ci troviamo ora. L'eccessiva importanza attribuita alla mente e allo spirito ha prodotto spiriti senza corpo e corpi senza epirito e disincantati. Il risultato finale è che la religione ha perso la sua efficacia di baluardo della fede avendo scalzato le radici dell'uomo nel suo corpo e nella sua natura animale.
Questo processo è stato favorito da una posizione scientifica cbe ha ignorato la validità dell'esperienza soggettiva a favore di un atteggiamento obiettivo privo di emozioni nei confronti della vita. Trattando tutte le funzioni vitali come meccanismi meramente psico-chimici, tale concezione ha ridotto il corpo a un oggetto: uno dei molti che la scienza ha cercato di controllare e manipolare. Qui, di nuovo, l'obiettivo aveva un senso all'inizio, perché aumentava il potere dell'uomo e il senso di dominio e aumentava in larga misura la sua sicurezza esterna. Ma questo valore è stato perduto quando l'intero processo della vita si è trovato di fronte al pericolo di trasformarsi in un 'operazione meccanica.
Alexander Lowen in "La depressione e il corpo"
domenica, giugno 01, 2008
La denigrazione del corpo, la religione occidentale e la scienza
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4 commenti:
per fortuna c'èla biodanza ....per risvegliare il corpo dal torpore quotidiano......un sorriso per deliziare i tuoi occhi
Grazie mille Roby.
Ho scoperto il tuo blog tramite il tuo intervento e ti seguirò tramite FEED.
Di Lowen ho letto 3 libri e il quarto è in lettura. Dei capolavori sul vivere oltre al resto.
ciao
Francesco
una carezza da brivido a quella parte del tuo corpo che chiede di vivere....mmmmmmmm
Questa è una proposta da brivido!!!
Grazie per la carezza
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