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giovedì, ottobre 14, 2010
mercoledì, agosto 26, 2009
Pensieri ed energia
Ogni volta che un pensiero attraversa la mente, la nostra energia si muove in direzione di quel pensiero. I pensieri sono come esploratori e fanno sì che il corpo si muova lungo un determinato sentiero
lunedì, agosto 10, 2009
Il flop delle energie rinnovabili in Italia
Leggendo questo grafico, si vede che sulla produzione delle energie rinnovabili siamo completamente fuori rotta rispetto all'incremento dell'energia totale prodotta. Gran parte dell'energia rinnovabile attualmente è di origine idroelettrica e quindi soggetta alle oscillazioni annuali delle pioggie.
L'aspetto più preoccupante per l'impatto sulla produzione di CO2, e quindi sull'effetto serra, si può osservare dalla differenza fra l'energia totale prodotta rispetto a quella rinnovabile in costante aumento.
Per avere un incremento percentuale delle energie rinnovabili che decresca la produzione di CO2, sono necessari investimenti pubblici enormi, per la ricerca e per il sussidio alle attuali tecnologie, in primis il solare, che hanno dei costi commerciali non sostenibili senza sovvenzioni pubbliche. E in Italia siamo lontani da una politica che vada in questo senso.
A breve-medio termine, viste queste premesse, non vedo altra via, per ridurre l'increcremento di CO2 prodotta, che non contempli una politica energetica in un'ottica complessiva di decrescita pianificata, e non per la "casualità" della crisi che ha ridotto la produzione energetica.
Per una fase di transizione di qualche decennio non sarei contrario in linea di principio a tagliare la produzione di CO2, per mezzo dell'energia nucleare. La compriamo dalla Francia. Se la Francia riesce a costruirci qualche centrale in Italia, risolveremmo questa ipocrita contraddizione, per cui usiamo energia prodotta dal nucleare, ma solo se la fa il nostro vicino di casa.
O diciamo che l'effetto serra è una burla, come hanno fatto di recente alcuni parlamentari del Pdl, Dell'Utri in testa, o il grafico di sopra sarà sempre più impietoso sugli impegni che l'Italia non sta rispettando e non sarà in grado di rispettare se il trend non sarà invertito.
La fonte del grafico è un rapporto statistico del 2008 pubblicato dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).
Dallo stesso rapporto ho tratto il grafico che segue in cui è evidenziato il dettaglio della produzione delle varie energie alternative. Facciamo la danza della pioggia se vogliamo che il totale delle energie rinnovabili vada "significatamente" su!
Non capisco come i giornali leggendo lo stesso rapporto non riescano ad evitare titoli illusori tipo quello di Repubblica "Le "verdi" tornano a correre nel 2008 produzione a +21%", anche se poi quello che viene riportato nell'articolo si avvicina di più alla verità. Nella conclusione Zanchini di Legambiente dice:
"Per questo - conclude Zanchini - ripeto che siamo di fronte a dati ottimi, ma che è necessario accompagnare da politiche in grado di far finalmente decollare anche il contributo delle sottovalutate biomasse nel settore termico e soprattutto da rigorose e intelligenti provvedimenti a sostegno dell'efficienza energetica: aumentare la quota di rinnovabili non basta finché i consumi non verranno tagliati drasticamente e non solo episodicamente, come avvenuto nel corso del secondo semestre del 2008 per effetto della crisi economica"
giovedì, aprile 30, 2009
PROBLEMI DI ASMA PER I PIU' ANSIOSI
(AGI) - Washington, 27 apr. - Le persone particolarmente nervose hanno un rischio triplicato di sviluppare l'asma. Almeno questo e' quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Heidelberg di Mannheim (Germania) e pubblicato sulla rivista Allergy. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori, coordinati da Adrian Loerbroks, hanno chiesto a 4.010 pazienti affetti da asma di rispondere alle domande di un questionario per indagare le tendenze individuali all'isteria, all'ansia e alla depressione. Dopo nove anni, i ricercatori hanno sottopposto i pazienti a una nuova valutazione. Ebbene, i ricercatori hanno dimostrato che i soggetti con alti livelli di nevrosi avevano un rischio triplicato di sviluppare l'asma. Gli studio sugli animali avevano gia' dimostrato che lo stress cronico altera i livelli ormonali e che questo puo' causare l'infiammazione delle vie respiratorie. Loerbroks e' ora convinto che una personalita' nevrotica puo' esercitare effetti simili. Per questo i ricercatori credono che trattare la propria nevrosi significa anche ridurre il rischio di sviluppare l'asma.
Fonte
Fonte
Questa è una scoperta non scoperta. Se si vanno a leggere gli studi di un certo Buteyko, troveranno che ansia e asma, e tante altre patologie hanno una "causa" comune, l'iperventilazione cronica! L'iperventilzione a sua volta ha cause più profonde che "squilibrano" il sistema respiratorio autonomo e quindi è più un effetto che una causa vera e propria.
Il metodo di Respirazione Buteyko è una rieducazione respiratoria pensato proprio nel senso di ridurre l'iperveentilazione, per respirare meno e meglio. Niente di realmente nuovo. Le tecniche di respirazione yoga hanno anche questo obiettivo da millenni. Se ogni tanto guardassimo indietro, nella saggezza millenaria, troveremmo tante di quelle cose che non hanno bisogno di ulteriore ricerche ma di applicazione effettiva. E' chiaro che delegare ad un farmaco tutto il lavoro da fare per stare meglio è più facile per noi, e più redditizio per le case farmaceutiche. Ma i farmaci agiscono solo sui sintomi e, ben che vada, non peggiorano gli squilibri di base, i problemi di fondo, in particolare per le patologie croniche progressive, ammesso che ve ne siano di non progressive. Certemente se le patologie cronicizzate sono trattate con farmaci da tanti anni, non si può pensare che una qualsiasi rieducazione respiratoria possa eliminare l'uso dei farmaci da un giorno all'altro. Si hanno quasi sempre dei miglioramenti che permettono di ridurre l'uso dei farmaci in tali circostanze, e inoltre si rallenta o addirittura si inverte il decorso di patologie croniche progressive. Bisogna avere molta pazienza e fiducia e non si deve mollare mai, qualsiasi sia il punto di partenza.
Negli ultimi anni per le patogie croniche, anche quelle dove la medicina ufficiale può fare ben poco, stanno avendo sempre una più rapida diffusione le tecniche di psicologia energetica, che agiscono in vari modi sul riequilibrio energetico, il cui squilibrio è base dell'insorgere delle varie patologie. Provate per credere!
Il metodo di Respirazione Buteyko è una rieducazione respiratoria pensato proprio nel senso di ridurre l'iperveentilazione, per respirare meno e meglio. Niente di realmente nuovo. Le tecniche di respirazione yoga hanno anche questo obiettivo da millenni. Se ogni tanto guardassimo indietro, nella saggezza millenaria, troveremmo tante di quelle cose che non hanno bisogno di ulteriore ricerche ma di applicazione effettiva. E' chiaro che delegare ad un farmaco tutto il lavoro da fare per stare meglio è più facile per noi, e più redditizio per le case farmaceutiche. Ma i farmaci agiscono solo sui sintomi e, ben che vada, non peggiorano gli squilibri di base, i problemi di fondo, in particolare per le patologie croniche progressive, ammesso che ve ne siano di non progressive. Certemente se le patologie cronicizzate sono trattate con farmaci da tanti anni, non si può pensare che una qualsiasi rieducazione respiratoria possa eliminare l'uso dei farmaci da un giorno all'altro. Si hanno quasi sempre dei miglioramenti che permettono di ridurre l'uso dei farmaci in tali circostanze, e inoltre si rallenta o addirittura si inverte il decorso di patologie croniche progressive. Bisogna avere molta pazienza e fiducia e non si deve mollare mai, qualsiasi sia il punto di partenza.
Negli ultimi anni per le patogie croniche, anche quelle dove la medicina ufficiale può fare ben poco, stanno avendo sempre una più rapida diffusione le tecniche di psicologia energetica, che agiscono in vari modi sul riequilibrio energetico, il cui squilibrio è base dell'insorgere delle varie patologie. Provate per credere!
venerdì, febbraio 27, 2009
Energia e presenza
L'energia è ovunque, ma sorge e la puoi vedere solo dove fissi la Presenza.. ed è per questo che la Presenza e formidabile...
Trovata qui
Trovata qui
martedì, novembre 20, 2007
Emissioni USA, previsioni in crescita | Le Scienze
"'A priori non vi è ragione di ritenere che la tecnologia abbia il potenziale per ridurre il consumo di energia e al contempo soddisfare le richieste dell’economia. L’unico fattore certo che induce un minor consumo di energia è il suo costo come si può vedere in Europa con il gas naturale” ha spiegato Eckaus."
giovedì, novembre 15, 2007
Discrasia energetica - di Gianluca Salvatori:
Gianluca Salvatori: Discrasia energetica
E' il tema del giorno. No, del mese. Forse meglio dell'anno. Per almeno i prossimi venti anni. Se non di più...Energia andiamo cercando. In quantità sempre maggiore, sempre più numerosi. Con il dubbio (per alcuni è già una certezza) che non sarà facile soddisfare tutti e a lungo.La scena è contesa tra visioni catastrofiste e approcci rassicuranti. La sensazione però è che non siano in molti, da entrambe le parti, quelli che possono contare su dati completi e attendibili. La partita energetica ormai è cosi gravida di implicazioni strategiche che informazione e disinformazione vengono mescolate senza che al dialogo pubblico siano dati strumenti veri per orientarsi. Mentre grande spazio è dato alla promozione di quello che non c'è.
mercoledì, ottobre 24, 2007
L’energia che muove il mondo
di Livio Zaccagnini
Spesso dietro alle manovre geopolitiche e alle richieste territoriali, persino alle istanze idealistiche degli Stati, vi è la ricerca delle fonti energetiche o il tentativo di controllarle. Così, crisi interne o vere e proprie guerre hanno avuto spesso il loro motore (o motorino di avviamento) nella necessità di approvvigionamento energetico. Di seguito alcuni esempi di come tali esigenze economiche incidano sulla politica mondiale.
Spesso dietro alle manovre geopolitiche e alle richieste territoriali, persino alle istanze idealistiche degli Stati, vi è la ricerca delle fonti energetiche o il tentativo di controllarle. Così, crisi interne o vere e proprie guerre hanno avuto spesso il loro motore (o motorino di avviamento) nella necessità di approvvigionamento energetico. Di seguito alcuni esempi di come tali esigenze economiche incidano sulla politica mondiale.
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