Leggendo questo grafico, si vede che sulla produzione delle energie rinnovabili siamo completamente fuori rotta rispetto all'incremento dell'energia totale prodotta. Gran parte dell'energia rinnovabile attualmente è di origine idroelettrica e quindi soggetta alle oscillazioni annuali delle pioggie.
L'aspetto più preoccupante per l'impatto sulla produzione di CO2, e quindi sull'effetto serra, si può osservare dalla differenza fra l'energia totale prodotta rispetto a quella rinnovabile in costante aumento.
Per avere un incremento percentuale delle energie rinnovabili che decresca la produzione di CO2, sono necessari investimenti pubblici enormi, per la ricerca e per il sussidio alle attuali tecnologie, in primis il solare, che hanno dei costi commerciali non sostenibili senza sovvenzioni pubbliche. E in Italia siamo lontani da una politica che vada in questo senso.
A breve-medio termine, viste queste premesse, non vedo altra via, per ridurre l'increcremento di CO2 prodotta, che non contempli una politica energetica in un'ottica complessiva di decrescita pianificata, e non per la "casualità" della crisi che ha ridotto la produzione energetica.
Per una fase di transizione di qualche decennio non sarei contrario in linea di principio a tagliare la produzione di CO2, per mezzo dell'energia nucleare. La compriamo dalla Francia. Se la Francia riesce a costruirci qualche centrale in Italia, risolveremmo questa ipocrita contraddizione, per cui usiamo energia prodotta dal nucleare, ma solo se la fa il nostro vicino di casa.
O diciamo che l'effetto serra è una burla, come hanno fatto di recente alcuni parlamentari del Pdl, Dell'Utri in testa, o il grafico di sopra sarà sempre più impietoso sugli impegni che l'Italia non sta rispettando e non sarà in grado di rispettare se il trend non sarà invertito.
La fonte del grafico è un rapporto statistico del 2008 pubblicato dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).
Dallo stesso rapporto ho tratto il grafico che segue in cui è evidenziato il dettaglio della produzione delle varie energie alternative. Facciamo la danza della pioggia se vogliamo che il totale delle energie rinnovabili vada "significatamente" su!
Non capisco come i giornali leggendo lo stesso rapporto non riescano ad evitare titoli illusori tipo quello di Repubblica "Le "verdi" tornano a correre nel 2008 produzione a +21%", anche se poi quello che viene riportato nell'articolo si avvicina di più alla verità. Nella conclusione Zanchini di Legambiente dice:
"Per questo - conclude Zanchini - ripeto che siamo di fronte a dati ottimi, ma che è necessario accompagnare da politiche in grado di far finalmente decollare anche il contributo delle sottovalutate biomasse nel settore termico e soprattutto da rigorose e intelligenti provvedimenti a sostegno dell'efficienza energetica: aumentare la quota di rinnovabili non basta finché i consumi non verranno tagliati drasticamente e non solo episodicamente, come avvenuto nel corso del secondo semestre del 2008 per effetto della crisi economica"
2 commenti:
Hi,
Thank You Very Much for sharing this helpful informative article here.
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Nice Work Done!!
Paavan
Sono daccordo!!!
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